Un sentimento ambiguo che posta di pari passo sensazioni positive legate a ricordi piacevoli ma allo stesso tempo condite con un tono agrodolce dato dal fatto che quelle belle situazioni appartengono al passato. Una canzone, un luogo, un profumo… Piccoli dettagli possono riportarci indietro nel tempo, generando una sensazione di nostalgia e scatenando intense emozioni. La nostalgia implica il desiderio di tornare a un certo periodo della vita, il desiderio di rivivere quelle esperienze significative che generano ancora intense onde emotive. La nostalgia è un’emozione complessa e ambivalente. La maggior parte delle persone la vive positivamente, ma c’è anche chi la vive negativamente. Le persone più giovani e di mezza età avevano maggiori probabilità di provare emozioni positive in risposta alla nostalgia rispetto alle persone anziane, per le quali la nostalgia di casa era più correlata a uno stato d’animo più negativo.
Sappiamo anche che quando la nostalgia genera sentimenti positivi può aumentare la nostra autostima e persino riempirci di ottimismo per il futuro. Infatti, guardare deliberatamente indietro ai ricordi del nostro passato può diminuire le possibilità di soffrire di depressione, perché questo esercizio dà senso alla nostra vita, aiutandoci a liberarci dalla tristezza e dalla sofferenza. In questo senso, gli psicologi dell’Università del North Dakota ritengono che la nostalgia sia in definitiva un’esperienza emotiva orientata al futuro. Ci incoraggia a riflettere sulle esperienze passate, ma genera stati affettivi, comportamenti e obiettivi che migliorano la nostra vita per il futuro. Ricordare in maniera nostalgica alcuni avvenimenti passati è importante per tenere con se uno zaino fatto di esperienze di cui siamo grati, allo stesso tempo è importante non farsi sopraffare dal fardello dei ricordi che rischierebbe di offuscare quanto di bello possiamo costruire nel presente e nel futuro.