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Equilibrio tra aspettative e accettazione


Quando una persona esigente è consapevole dei propri fallimenti e si rende conto che non può ottenere quanto prefissato, sta male, si incolpa e si punisce. Questo atteggiamento non giova, bensì genera sentimenti negativi come l’insoddisfazione. A tutti noi piace che le cose vadano per il meglio, ma siamo anche consapevoli che i nostri piani o aspirazioni non sempre vanno come avevamo immaginato. Sono numerosi i fattori e gli imprevisti che è impossibile controllare e il mancato raggiungimento dei risultati attesi può frustrarci. Pretendere troppo da se stessi può gravemente compromettere il proprio benessere.


E’ importante essere consapevoli che pur investendo tutti i nostri sforzi nel fare le cose per bene, non sempre otterremo i risultati attesi. La vita non è perfetta e nemmeno le persone. E’ importante avere obbiettivi migliorativi per ciò che reputiamo importante nella nostra vita, ma è altrettanto importante riconoscere aspettative non eccessive e/o aver la consapevolezza di accettare quando una determinata situazione non va come vorremmo, per caratteristiche proprie e esterne che non possono essere ne predette ne controllate. C’è chi fa della conquista della perfezione un obiettivo ossessivo, che genera perenne insoddisfazione. Sono persone eccessivamente esigenti, la cui intransigenza verso se stesse e gli altri diventa un vero problema.


Vivere in una società competitiva come quella attuale a volte ci impone obiettivi irraggiungibili. Tuttavia, l’importante è sapere quando possiamo pretendere un po’ di più da noi stessi o quando è il momento di togliere il piede dall’acceleratore.


Questa insoddisfazione deriva da obiettivi non sempre del tutto realistici. È per questo motivo che è molto importante accettare che gli errori fanno parte della vita di tutti i giorni e che non tutto andrà sempre come previsto. La domanda eccessiva genera stress e ansia. L’origine di questa intransigenza è generalmente associata a un problema di autostima, perché l’individuo non si accetta. Il primo passo sarà, quindi, imparare a rispettarsi, ovvero ad amarsi così com’è, con i propri pregi e difetti.

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