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Campana di vetro

Parliamo della difficoltà genitoriale nel lasciare che i/le propri/e figli/e siano esposti a situazioni frustranti o spiacevoli.


Si tratta di una dinamica che può proporsi ad ogni età del figlio ma ha articolare rilevanza nell’età di sviluppo. Può capitare che Il genitore, fortemente fortemente coinvolto a livello emotivo, tenda a “proteggere “ il figlio da eventuali dinamiche difficoltose per evitare sentimenti negativi o sofferenza. La protezione è un fattore essenziale nella relazione genitore/figli, che rischia di essere controproducente se portata all’estremo.


Nell’età dello sviluppo è importante che bambini e ragazzi siano gradualmente esposti a situazioni che preferirebbero non affrontare. Questo da a loro terreno fertile per mettersi alla prova, capire che per ottenere certe ricompense è necessario fornire impegno e che, a volte, ciò che ci dà fastidio, risulta meno ostile una volta affrontato.


Il compito educativo e protettivo del genitore , sta anche nell’alzare gradualmente la campana di vetro, posizionarsi qualche passo indietro e dire “se serve io ci sono, ma prova tu”

A volte non è facile, ma è molto importante, tanto quanto è importante ricordarsi perché un’azione come questa, che ci pare una forzatura per entrambi, ha un obbiettivo positivo per la crescita.




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